Questa puntata parleremo della fine del mondo o meglio della fine possibile… e ce ne sono tante!
Parleremo di quali modelli di fine l’uomo è abituato a confrontarsi: citeremo gli autori tra i più rappresentativi rispetto al senso della fine .
Parleremo di Mark Fisher, e delle ricerche antropologiche sui riti sacri del sacrificio e della fine della vita ( e del che cosa hanno un comune con le idee moderne di Catastrofe).
Parleremo di James Ballard e del suo romanzo “Il Mondo sommerso”. Un romanzo spietatamente post-apocalittico e di grande carica riflessiva sui meandri umani che forse avremmo dovuto scandagliare.
Parleremo di Patrick Ourednick e della sua piece teatrale ” Discorsi di cinque sopravvissuti” : tra il teatro dell’assurdo di Beckett e la leggerezza profonda di Kundera , l’autore affronta il significato della “morte del mondo”, in una storia che sembra una barzelletta…e con di mezzo una porta ..senza maniglia.
Inoltre avremo le poesie di Delfini e di Kavafis a scaldarci i cuori …..verso “la meta”…
Sarà una grande planata sui nostri tempi e sulle nostre fini …o ….sui nostri fini.
A tutti voi buona puntata!
Di seguito i link:
http://www.mangialibri.com/libri/il-mondo-sommerso
http://www.minimaetmoralia.it/wp/patrik-ourednik-la-voce-che-parla-nella-lacuna/
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Konstantinos_Kavafis
https://www.iltascabile.com/recensioni/realismo-capitalista-fisher/